LA BARBA COME SIMBOLO
La barba attraverso i secoli e soprattutto attraverso le diverse culture ha avuto moltissimi significati: mentre nell'antico Egitto era proibita per questioni d'igiene, nella cultura musulmana era segno sacro quindi proibito invece tagliarla. In alcuni popoli era segno di maturità mentre i giovanotti immaturi senza testosterone niente peli né barba erano considerati non adulti. In altri tempi era segno di potere, quindi il Re, maestri, conti usavano portare sempre la barba, per altri era segno di saggezza, specialmente negli anziani era immagine di esperienza e vita vissuta, donde maghi, monaci e santi sempre portavano una lunga e bianca barba. Ma torniamo al nostro campo psicanalitico:
La barba può avere, come tutte le cose, due connotazioni, quella positiva e cioè il crescere naturale e spontaneo dei peli il che richiama al simbolo della nostra dimensione o faccia selvaggia interiore (nascosta come lo è il viso delle persone barbute), mentre quello negativo è la trascuratezza (la si lascia crescere per mancanza di tempo voglia o mezzi igienici) il che ci rimanda nello spirito ad una mente ed un cuore selvaggio non curato, abbandonato il che lo conferma ancor di più la sua tonalità blu. Perché? perchè così come una bionda ossigenata non è naturale, non lo è nemmeno il colore blu per una barba. Dunque nell'insieme, Barbablù sta a significare quella nostra dimensione interiore selvaggia trascurata, il sapiente fallito, il mago mancato che diventa stregone cattivo, il nostro predatore psichico che ci induce nella tentazione e ci mette sempre alla prova. Nessuno è privo di questa dimensione, perchè essa cresce, come vedremo più avanti, dai nostri errori e siccome siamo essere in crescita e perfettibili, nessuno di noi è privo di errori (chi è libero di peccato che scagli la prima pietra).
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