Morfeo è a noi conosciuto come il Dio del sonno. Nelle sue apparizioni notturne, prendeva le forme delle persone o delle cose sognate. Egli quando inviava sogni popolati da forme umane portava sempre con sé un mazzo di papaveri con cui, sfiorando le palpebre dei dormienti, donava loro realistiche illusioni. Morfeo viene sia dal greco "Morphnos" = tenebre e anche "Morphe" forme, dunque i sogni sono figli della notte o forme nelle tenebre , donde Morfeo Dio del sonno. Ma la dea Notte, secondo la mitologia, genera non solo Ipno (il Sonno) ma anche Tanato (la Morte), perchè infatti nel sonno in qualche modo noi moriamo, il sonno è fratello della morte ed è per questo che nel sonno i sogni ci rivelano il senso della vita attraverso i simboli.
ONIRO, MESSAGGERO DEGLI DEI
Quando parliamo del mondo Onirico, cioè dei sogni, facciamo riferimento a quella dimensione psichica che attraverso immagini, simboli, incubi e sensazioni ci immettono con un altra realtà a noi spesso sconosciuta. Oniro viene rappresentato nell'Iliade come messaggero di Zeus. Nella Bibbia stessa Dio parla nei sogni, Adamo viene colpito da un sonno profondo e nel frattempo Dio chirurgicamente crea Eva (sonno come anestesia) e non dice la Bibbia che Adamo si fosse svegliato, come se tutto il nostro mondo divino e la donna fosse un sogno. Pensate poi quanto sia simile lo stato di trance nella meditazione profonda al sonno profondo. In psicologia si intravede come il mondo del sonno e dei sogni siano la soglia dell'inconscio e l'atrio di una dimensione o vita a noi sconosciuta (trascendentale, divina, spirituale). Imparare a muoversi in questo regno dei sogni è entrare in contatto con la più alta conoscenza e la più profonda sensibilità.
Oggi siamo prigionieri della nostra conoscenza soggettiva intellettualista ed analitica a tal punto di dimenticare la più essenziale linfa vitale che vivificava il mondo antico: che la voce del divino in noi si manifesta nell'eco dei sogni e delle fiabe.
- Il buddista rinnega come illusioni senza senso l'intero mondo delle fantasie inconsce.
- Gli scienziati razionalisti non arrivano a capire che la coscienza non esaurisce la totalità della psiche umana e non potrà mai dare risposte soddisfacenti per quanto intelligenti a tutte le nostre emozioni.
- Il cristianesimo, infine, come tante altre religioni, ha sostituito la forza spirituale con una magia illusoria che non tiene conto dell'uomo nella sua totalità, appunto solo per privarlo del suo mondo onirico e psicologico dove il divino è tale perche è l'umano realizzato nella sua pienezza.
I sogni sono le risposte di oggi alle domande di domani.
Edgar Cayce
Il linguaggio delle fiabe, dei miti è uguale a quello dei sogni e dei bambini. Dunque i racconti sono il linguaggio infantile dell'umanità. Chi disprezza il mito, la fiaba, il mondo simbolico dei sogni, fugge la triste realtà che lo attanaglia, perchè l'inconscio non si esprime in un linguaggio razionale. Il sogno rivela invece l'inconscio sotto forma di immagini, metafore e simboli, in un linguaggio molto simile a quello artistico, fiabesco, poetico, musicale. Oggi tristemente viviamo in un mondo tecnologico, scientifico, matematico, quindi arido, quasi sterile, dove si lascia poco spazio per la fantasia e la spiritualità. Imparare a sognare con consapevolezza è la via del risveglio interiore.
In verità, il futuro che il sogno ci mostra non è quello che accadrà, ma quello che vorremmo accadesse. L’anima popolare procede in questo caso come è solita fare anche altre volte: crede ciò che desidera.”
SIGMUND FREUD
“Il sogno è un'auto rappresentazione spontanea della situazione attuale dell'inconscio espressa in forma simbolica”
C.G. Jung
I PRIMI SCRITTI DEI SOGNI
Le prime testimonianze di citazioni oniriche provengono dal poema mesopotamico di Gilgamesh, il più antico testo storico scritto intorno al 2700 a.C. Per altro, il libro dei sogni più antico, detto Libro dei sogni ieratico, fu redatto proprio in Egitto intorno al 2000 a.C.; esso era una sorta di testo di consultazione, una specie di dizionario dei sogni in cui venivano date spiegazioni su ciò che una persona poteva incontrare all'interno del proprio mondo onirico. Le origini dell'interpretazione dei sogni in "maniera più scientifica" risalgono al 200 d.C. dove Artemidoro, vissuto in Grecia, ha scritto cinque libri dove raccolse le interpretazioni di tutti i sogni premonitori effettivamente avveratisi.
Si devono sognare davvero i sogni dell'altro per capirlo abbastanza in profondità
- Eugen Drewermann -
Finché avrai paure non potrai mai scoprire quali sono i tuoi veri sogni; i sogni non si conciliano mai con le paure, le paure fanno sorgere soltanto illusioni.
Equazione onirica:
Se noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i nostri sogni, il problema allora è: come faccio per uscire dal cassetto? Basta scoprire di che sostanza è fatto il cassetto!!!
INDIZIO: il tuo corpo è il cassetto, per uscirne fuori devi imparare ad entrarci dentro, attraverso l'introspezione, la meditazione, la psicanalisi, la cosiddetta volgarmente preghiera.
Il corpo incredibilmente è illusorio: se lo guardi troppo rimani intrappolato dentro, ignorano, senza il potere della sua anima, sei vuoto, ecco i narcisisti, gli amanti dei loro muscoli e delle loro curve, dei loro cappelli e dei loro occhi azzurri, dei selfie, gli edonisti e i materialisti incalliti. Se non lo guardi affatto, come coloro che lo disprezzano nel nome di un fantomatico spirito, rimani chiuso fuori, non hai accesso alla tua anima, puoi crederti spirituale quanto vuoi ma sei fuori la portata della tua anima, essa inizia quando hai amato il tuo corpo così come è, senza falsità, senza trucchi, senza false adorazioni, senza inganni ( come le chirurgie plastiche, le mode, la vanità, il fisico culturismi, i disprezzi asceti di falsi mistici). E' vero che tu non sei un corpo ma un energia condensata in un corpo, ma finchè ci SEI in quel corpo questo fa parte di te e va redento, cioè amato nella giusta misura: nè troppo come fanno i narcisisti nè poco come fanno i falsi asceti.
La funzione generale dei sogni consiste nel restaurare il nostro normale status
psicologico attraverso la produzione di materiale onirico che ristabilisce, con una
sottile operazione, il nostro totale equilibrio psichico. Questo è ciò che io chiamo il
ruolo complementare (o compensatorio) dei sogni nell'ambito della nostra struttura
psichica. Ciò spiega perché le persone che hanno idee non realistiche o una
troppo alta opinione sul proprio conto, o che fanno progetti grandiosi del tutto
sproporzionati alle loro effettive capacità, sognano di volare o di cadere. Il sogno
compensa le deficienze della loro personalità e contemporaneamente mette in
guardia queste persone contro i pericoli del loro comportamento.
- Jung L'uomo e i suoi simboli -
SOGNO E REALTÀ
Quello che noi chiamiamo Anima è un entità formata da due potenze che a sua volta le definiamo con i nomi simbolici di testa e cuore, vale a dire l'intelletto e la volontà, la dimensione teorica e quella pratica, quella pensante e quella sensibile, la prima spinge verso l'alto e la seconda verso il basso, quindi una ci porta nel mondo astratto ed idealista e l'altra nel mondo concreto e reale. La testa cerca la ragione quindi la parte cosciente, mentre il cuore l'amore dunque la parte incosciente. Spesso vogliamo una cosa ma ne facciamo un altra oppure sappiamo che un nostro vizio è distruttivo ma ne rimaniamo attaccati, appunto perchè non c'è armonia tra testa e cuore: diciamo una cosa ma non la mettiamo in pratica e persino ne facciamo un altra. Questo si chiama dualismo, essere divisi (mondo diabolico) Quando invece mettiamo in armonia testa e cuore si crea l'equilibrio, la consapevolezza (mondo simbolico).
Tra queste due dimensioni c'è la coscienza e l'inconscio e come diceva Jung "perché si abbiano stabilità mentale e salute fisiologica, l'inconscio e il conscio
debbono essere integralmente connessi fra loro e muoversi su piani paralleli. Se vengono scissi o «dissociati», si crea un disturbo psicologico. Da questo punto di vista le immagini oniriche sono i principali portatori di simboli dalle parti istintive a quelle razionali della mente umana e la loro interpretazione arricchisce la coscienza, che in tal modo apprende a capire nuovamente il linguaggio dimenticato degli istinti".
Nessun sogno si può paragonare alla realtà, perché la Realtà stessa è un sogno dal quale solo una porzione di Umanità si è risvegliata e parte di noi è una Penisola non familiare.
Emily Dickinson
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