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SE NON DIVENTERETE COME I BAMBINI (presenti nel presente, qui ed ora), NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI (la consapevolezza) - Gesù di Nazareth -

La Sirenetta

IL MITO DELLA SIRENA
L'uomo è incantato dal mare per la sua profondità e il mito della donna che ha due nature, la donna splendida che lo incanta, è più che un mito: tutte le donne a livello interiore sviluppano due spazi principali e trascendentali che sono però VUOTI (rispecchio e riflesso del loro utero, organo che racchiude anche un VUOTO): Vuoto sessuale e vuoto spirituale. La donna che cerca di colmare questi vuoti spesso commette l'errore di esteriorizzarlo (fuori acqua, come la Sirena), cerca allora nell'uomo il piacere sessuale e sentirsi devota di lui, lo vede come un Dio. Ma spesso lei non trova nell'uomo nè l'una nè l'altra cosa.... donde il suo CANTO, ma ben si sa, il canto della sirena è un pianto (gli uomini non sanno che criticare il piangere delle donne e le sopportano per godere del loro piacere ma non risolvono nulla, vi rimangono intrappolati e pietrificati, annegati seguendo il canto insoddisfatto delle sirene). La donna in questo è divisa tra due mondi, come la sirena attira gli uomini al suo ombelico, ma lei è sempre fredda, sfuggevole, maligna cosciente o meno, prima o poi lei colpisce l'uomo con la sua coda di pesce: non ha gambe, la donna non cammina accanto ad un uomo privo di profondità, si rivela insoddisfatta: la vagina della sirena è coperta dalle squame di pesce, lei prima o poi si chiude e nega all'uomo l'amore e la passione. Soltanto un uomo spirituale può liberarsi dalla donna sirena e dalla sua condanna, perchè dirà a lei di trovare prima se stessa e la aiuterà a trasformare la coda in gambe sicchè lei possa camminare da SOLA.


LA SIRENETTA (di Hans Christian Andersen)
La Sirenetta vive sul fondo del mare con suo padre il Re del Mare rimasto vedovo, sua nonna, e cinque sorelle maggiori. A quindici anni, secondo la tradizione delle sirene, le viene concesso di nuotare fino alla superficie per guardare il mondo sopra il mare. La Sirenetta ha così modo di vedere una nave comandata da un bellissimo principe, di cui s'innamora...
La nave viene travolta da una terribile tempesta, ma la Sirenetta riesce a salvare il principe e portarlo in salvo su una spiaggia vicino a un tempio; il principe ha perso conoscenza e non ha modo di vederla.
La Sirenetta passa i giorni che seguono sospirando e sognando del principe, e desiderando di avere un'anima e una vita eterna come gli esseri umani; il suo destino di sirena, infatti, è quello di dissolversi in schiuma marina.
Alla fine decide di recarsi dalla Strega del Mare, che le vende una pozione che le consentirà di avere le gambe come gli umani, in cambio della voce, così le taglia la lingua; inoltre camminare sarà come essere trapassata dai coltelli e non potrà più tornare ad essere una sirena.
Però se il principe s'innamorerà di lei e la sposerà, la Sirenetta otterrà un'anima; se sposerà un'altra, al sorgere del sole del giorno dopo le nozze la Sirenetta morirà di crepacuore trasformandosi in schiuma di mare.
La Sirenetta beve la pozione e incontra il principe, che è attratto dalla bellezza e dalla grazia della fanciulla. La Sirenetta purtroppo non può parlare, e l'affetto del principe per lei non si trasforma in vero amore.
Un giorno il principe si reca in un regno vicino in cerca di una moglie. Si scopre che la figlia del re di quel regno è una ragazza che aveva trovato il principe sulla spiaggia dopo il naufragio. Il principe si ricorda di lei come di colei che l'aveva salvato, se ne innamora e presto le nozze vengono annunciate.
La Sirenetta è disperata. Quando giunge la notte di nozze, le sue sorelle le consegnano un pugnale magico che hanno comprato per lei dalla Strega del Mare in cambio dei loro capelli. Se la Sirenetta, con quel pugnale, ucciderà il principe e bagnerà i propri piedi col sangue del medesimo prima del sorgere del sole, potrà sopravvivere e tornare ad essere una sirena. La Sirenetta (per via dell'amore che prova per il principe) si rifiuta di farlo e al sorgere del sole si lancia in mare, dissolvendosi in schiuma di mare.
La sua bontà viene però premiata; anziché morire, la Sirenetta diventa una figlia dell'aria, un essere invisibile, con la promessa di ottenere un'anima e volare in Paradiso dopo 300 anni di buone azioni. Ma per ogni bambino buono che riuscirà a trovare le verrà risparmiato un anno di attesa; per ogni bambino cattivo invece piangerà, e aggiungerà un giorno per ogni lacrima.



IL MASCHIO AFFOGATO DAL FEMMINEO

In molte fiaba è ricorrente la figura del padre vedovo, dell'uomo orfano, del re senza regina... Il Re dei mari, il padre di Sirenetta, "viveva con cinque figlie e la sua mamma, la nonna delle ragazze". E' un uomo circondato di donne ma nessuna di esse lo colma dell'amore di Donna, nessuna di esse lo rende psicologicamente completo. Spesso noi cresciamo in una società impostata sul maschile: la legge, il potere, il rispetto, il carrierismo, la guerra, un uomo che cura le donne ma non è un Re soddisfatto, ecco la società priva del femmineo, della guida materna della trascendenza e dei valori spirituali, della creatività divina. Il risultato di una società del genere è la superficialità, per questo la Sirenetta viene spinta da un desidero di andare in superficie. Una società fatta di uomini mammoni li spinge al potere con la violenza o all'isolamento del ghetto: bar, curve di stadio, comitive di bulli e saranno questi uomini a dare la caccia alle povere Sirenette.



QUANDO IL PROFONDO INCONSCIO VIENE A GALA IL MONDO EFFIMERO CI ANNEGA
A quindici anni, secondo la tradizione delle sirene, le viene concesso di nuotare fino alla superficie per guardare il mondo sopra il mare... l'inizio della maturità è quando si inizia a sprofondarsi nella superficialità del mondo, dello scoperto, della terra ferra, quindi delle esperienze della vita, bisogna correre o nuotare sempre questo rischio; la mancanza materna (simbolo di trascendenza) spinge le persone alla vita profonda, spirituale, alla ricerca di altri mondi. Lei è diversa dalle sue sorelle, non basta trascorrere il tempo nella spensieratezza del castello paterno (come coloro che vivono solo della materialità, di questo castello di cose oggetti piaceri effimeri e spensieratezza), lei vuole scoprire un altra dimensione. Quando il profondo inconscio viene a gala il mondo effimero con le sue cose ti annega, ti annoia, non ti interessa più.



LE RADICI AMBIGUE SOPRANNATURALI DEL SESSO FEMMINILE
La Sirenetta è per sua natura emblema del contrasto, del conflitto insolubile, essendo sia donna che pesce, né donna completa né pesce completo, perchè la donna ha nella sua sessualità sia la passione animale da pesce che la sua divinità spirituale divina da creatrice materna, il fatto che la parte del pesce sia quella che copre i suoi attributi più creativi e sessuali sta a significare la natura profonda nonchè spirituale attraverso la quale l'uomo dovrebbe arrivare come un vero navigatore spirituale al cuore della donna, non alla vagina, se ciò avviene lei diventa Sirenetta e lo conduce nelle profondità del mare (amore) se non avviene la donna finisce per annegare l'uomo nella passione o il disprezzo. L'uomo spirituale scopre sempre la sirena che si nasconde in ogni donna, l'uomo semplicemente o banalmente o volgarmente marinaio (sinonimo di donnaiolo) scopre nella donna solo piacere: pescarla, averla, mangiarla, l'unica profondità delle donne non consapevoli (che non hanno la profondità del mare) è la profondità della passione effimera e basta. Spesso la nudità della donna è sia esca che preda in se stessa e se lei non sa venire a gala con profondità spirituale, ma solo con superficialità fisica, cioè sesso e nudità, finisce come un pesce fuori acqua.



LA RAGIONEVOLEZZA DELL'AMORE FOLLE
La Sirenetta ci dimostra come l'amore sia follia e scelleratezza pura: in quanto eterno lo si deve cercare in un altra dimensione, fuori dall'acqua, l'amore ci dimostra che infondo (al mare della coscienza umana) apparteniamo anche ad un altra natura, ecco il perchè ci spinge al cambiamento: le persone innamorate cambiano, sono migliori, fanno di tutto, splendono... vengono come la Sirenetta a gala, si vede il meglio di se: la parte UMANA (è quella parte del corpo che spunta fuori dall'acqua della Sirenetta). Ma non è un inganno? non è che la persona si atteggia migliore e poi torna ad essere un pesce strano quando passa l'innamoramento? oppure forse l'amore ci dimostra quello che veramente siamo in profondità e dovremmo cercare di raggiungerlo?... Questo mistero della doppia natura dell'amore, del corpo e dell'anima, della materia e dello spirito, è un dualismo che nella Sirenetta è possibile viverlo, perchè lei fuori dall'acqua non boccheggia e dentro non annega, appartiene a chi sa vivere la dualità e gli opposti in armonia, ma cerca l'amore a caro prezzo.



L'AMORE NASCE SOLTANTO DOPO IL NAUFRAGIO
La Sirenetta aveva modo di vedere in superficie una nave comandata da un bellissimo principe, di cui s'innamora... Tutti noi a GALLA, cioè nella superficie delle passioni, del contatto fisico, della bellezza materiale, ci innamoriamo facilmente, anche da lontano, cioè senza entrare in contratto intimo con il carattere, con i problemi traumi e frustrazioni di una persona, questo però non è ANCORA amore bensì ondate di passioni, ma la nave di questa passione iniziale (innamoramento) deve prima o poi essere travolta da una terribile tempesta, perchè questa è la natura del MARE (le profondità vengono sempre mosse dalle maree spirituali)... è qui dove l'amore vero nasce, dopo le prove, dopo l'accettazione dell'annegamento... 



SENZA LA SPIRITUALITÀ L'AMORE E' DESTINATO A MORIRE DI RAGIONE NATURALE
La Sirenetta riesce a salvare il principe e portarlo in salvo su una spiaggia vicino a un tempio; il principe ha perso conoscenza e non ha modo di vederla... Ecco i simboli archetipi: la spiaggia è dotata di un Tempio, senza la spiritualità, senza la trascendenza dell'amore a livello di interiorizzazione e di conoscenza profonda di se stessi e dell'altro, l'amore si annega o si arena nella sabbia del sesso, della spiaggia della passione, negli scogli dei conflitti. Quando passa l'innamoramento, quando avviene il naufragio della novità e della disponibilità, la ragione non capisce cosa sia successo, infatti: il principe perde la conoscenza (quella effimera della passione) non riesce a vedere la Sirenetta, la passione non ha la forza nè l'attrazione iniziale (l'altro non ti bacia come prima, non ti coccola, sembra proprio che non si accorgessi più di te). E' qui dove molti di noi come la Sirenetta capiamo tutto ha una fine, la morte è lì tra le sue braccia, ma lei non può credere che anche l'amore possa morire, capisce la dualità tra lei marina e il principe terrestre. Questo è il naufragio esistenziale della nostra natura umana e divina. Lei come l'anima nostra cerca una soluzione alla vita e alla morte (nel soprannaturale.... la nonna, la strega, la fata, come noi nella religione, i preti, la scienze)... " La Sirenetta passa i giorni che seguono sospirando e sognando del principe, e desiderando di avere un'anima e una vita eterna come gli esseri umani; il suo destino di sirena, infatti, è quello di dissolversi in schiuma marina".



QUANDO CI SI ANNULLA PER AMORE TRADIAMO SE STESSI
Alla fine Sirenetta decide di recarsi dalla Strega del Mare (l'illusione), che le vende una pozione (sensualità ed erotismo) che le consentirà di avere le gambe come gli umani (ecco la persona che segue le orme di un altro, non ha una propria vita, non segue il suo cammino o personalità), in cambio della voce, così le taglia la lingua (qui si vede la mancanza del dialogo, della parola, della comprensione); inoltre camminare sarà come essere trapassata dai coltelli e non potrà più tornare ad essere una sirena... Sono rapporti in cui si vende l'anima per avere l'amore dell'altro, ma una persona che non ti ama non può darti l'anima quindi prima o poi tutto si riduce al corpo e la Sirenetta non potrà che fingere passione (come avviene in tutti i rapporti logorati dalla mancanza di spiritualità, dalla mancanza del mistero della Sirena). In questa fiaba si dimostra come non ci può essere amore senza l'anima, e quando si dimentica o si vende la propria anima per un amore siamo davvero stregati. Non ci resta che soffrire ad ogni passo, quelle gambe umane sono false per quanto piacevoli siano le passioni di quei passi d'amore... spesso noi crediamo che basti amare per essere amati invece è falso, ed ecco la condanna: "se il principe s'innamorerà di lei e la sposerà, la Sirenetta otterrà un'anima; se sposerà un'altra, al sorgere del sole del giorno dopo le nozze la Sirenetta morirà di crepacuore trasformandosi in schiuma di mare (simbolo di delusione e di frustrazione)".



L'AMORE NON REGGE A LUNGO SE FONDATO SOLTANTO SULLA BELLEZZA FISICA O LE AZIONI MATERIALI
La fiaba prosegue: " La Sirenetta beve la pozione e incontra il principe, che è attratto dalla bellezza e dalla grazia della fanciulla. La Sirenetta purtroppo non può parlare, e l'affetto del principe per lei non si trasforma in vero amore"... Ecco qui la sindrome della Sirenetta, molto comune in tante persone che scambiano il sano sacrificio (Dono) in amore con il masochismo sorretto da sensi di colpa: non sono all'altezza quindi mi devo immolare, sono rapporti disperati ed incerti, imbrigliate in un né carne né pesce, né con lui né senza di lui, né con sé, né senza di sé. Se la Sirenetta resta nel mare è condannata alla solitudine, sola con gli uomini che giungono a lei morti, oppure può rinunciare alla voce e alla coda, e vivere sulla terra e dedicarsi al desiderio di conoscenza, ma in balia degli altri, senza poter mai dire pienamente ciò che pensa e sente. Punta sul fisico, sulla bellezza, magari anche sull'essere brava, sul correre con le sue gambe su e giù nelle faccende domestiche per lei o nel lavoro per lui, ma non viene capita e tanto meno apprezzata.



IL RISCATTO DELLA DELUSIONE E' LA VERITÀ

Un giorno il principe si reca in un regno vicino in cerca di una moglie (ecco la delusione, perdiamo un amore, perdiamo un lavoro, perdiamo l'interesse per qualcosa che pensavamo era essenziale). La Sirenetta è disperata (ma perchè disperarsi? è meglio la delusione che l'illusione, perchè l'illusione non si sa cosa nasconde, mentre la delusione rivela sempre la verità). Quando giunge la notte di nozze, le sue sorelle le consegnano un pugnale magico che hanno comprato per lei dalla Strega del Mare in cambio dei loro capelli (tipico atteggiamento della donna disperata: taglio dei capelli, simbolo di negazione della femminilità, della ragionevolezza). Tuttavia alla fine c'è un riscatto: è vero che la piccola sirena non conquista il principe, ma le sue sofferenze le danno la possibilità di avere un'anima immortale dopo la morte, cosa negata alle altre sirene. La sua insomma è una vittoria spirituale se supera la tentazione delle sorelle, immagine tipica di non seguire il gregge. 





ACCETTARE LA SCONFITTA E' UN SEGNO DI VITTORIA

Se la Sirenetta, con quel pugnale (simbolo della vendetta, è il pugnale dell'odio), ucciderà il principe e bagnerà i propri piedi col sangue del medesimo prima del sorgere del sole, potrà sopravvivere e tornare ad essere una sirena ... ecco l'inganno: tornare ad essere Sirenetta significa tornare ad essere bambina, innamorarsi di nuovo con la stessa superficialità, dunque non progredire, on aver imparato nulla dagli sbagli... PRIMA DEL SORGERE DEL SOLE: questo archetipo significa fare qualcosa prima che arrivi la verità cioè la luce, prima di capirlo ecco perchè spesso il sole arriva e ci rivela la verità delle sciocchezze commesse. La Sirenetta acquista un anima in maniera del tutto diversa: non sposandosi con il principe ma sposandosi con se stessa, non acquista l'amore del principe ma impara ad amare se stessa, infatti, il finale a sorpresa è davvero insolito (persino nelle traduzioni più comuni e persino analitiche da me ascoltate)




NON SI MUORE DI AMORE, SI MUORE PER NON SAPERSI AMARE

Perchè uccidere il principe? non si obbliga nessuno ad amarci, la Sirenetta uccide la sua falsa illusione d'amore, rinuncia ad un amore illusorio. Per molti questo è morire e soffrire (fu questa la condanna della strega:si rifiuta di ucciderlo e al sorgere del sole si lancia in mare, dissolvendosi in schiuma di mare. Invece è accaduto proprio il contrario:La sirenetta, quindi, lascia cadere il coltello in mare e si getta tra le onde, la sirenetta non sentì la morte, vedeva il bel sole e su di lei volavano centinaia di bellissime creature trasparenti: erano angeli, come lei, divenuta spirituale, non è morire quindi ma amarsi, valorizzarsi... Del resto l’etimologia della parola “amore” non è forse a-mors, ovvero “assenza di morte“? Già, l’amore sconfigge definitivamente la morte e dunque ogni essere che incontri davvero l’amore può diventare immortale. L’amore, quello autentico in grado di vincere la morte, non è facilissimo da trovare. Spesso capita che, nel cercarlo, ci imbattiamo nei suoi surrogati, scambiandoli per l’originale. E allora la bramosia e il desiderio ci illudono e ci depistano. Da sirena però lei diventa umana e poi figlia dell'aria cioè saggia, spirituale, è evoluta, è crescita, ha compiuto il ciclo della vita. In realtà Sirenetta non è morta ma si è evoluta.





L'ANIMA CONSAPEVOLE SI RIGENERA, SI RICREA


La sua bontà viene però premiata; anziché morire, la Sirenetta diventa una figlia dell'aria, un essere invisibile. Quello che per molti è una fine tragica della fiaba, se vista in controluce sotto il profilo psicologico è la rinascita dell'anima che ha imparato ad amare attraverso una metamorfosi: La sua felicità non deve dipendere dal principe, ma dalla propria consapevolezza e capacità di amare se stessa e saper rigenerarsi a prescindere dalle prove negative. Queste azioni sono quelle che hanno dato alla Sirenetta un anima, facendo crescere in lei il bambino interiore con il quale avrebbe raggiunto il suo paradiso: la verità e la consapevolezza nell'amore.












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