L'opera di Harry Potter è monumentale, ben 7 libri e un intreccio di eventi molto articolato e significativo, farne una semplice sintesi si rischia di essere superficiali e molto riduttivi, analizzare invece tutto l'insieme, passo a passo, come è nostra abitudine diventerebbe l'ottavo libro di questa saga. Noi rischiamo e decidiamo di fare una sintesi danno il meglio possibile come al solito.
Il mondo magico nel quale è ambientata la saga consiste in una società parallela che vive celata al resto del mondo reale, quello delle persone comuni, che vengono definite "babbani". L'arco narrativo segue principalmente lo scontro tra il protagonista buono, Harry Potter e il mago oscuro, Lord Voldemort, desideroso di conquistare il mondo magico e l'immortalità, mentre Harry con i suoi amici si prepara nella vita scolastica trascorsa nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Tutti nasciamo per qualcosa, è l'essenza dell'essere, un fiore profuma, un albero porta i suoi frutti, l'aquila vola... e noi? Qual è la nostra specificità? In tutte le fiabe c'è il richiamo dell'eroe: Harry Potter riceve una lettera dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Harry non sapeva di essere un mago, tanto meno dell'esistenza della scuola. Molte volte anche noi non sappiamo che abbiamo un Dio dentro e tuttavia ci comportiamo come se fossimo dei falliti, perché quel Dio non è attivo, non lo conosciamo, anche Potter era un mago ma non sapeva niente di magia . La chiamata arriva sempre, forse come Harry Potter le lettere gliene nascondevano, gli amici la famiglia, le stesse distrazioni del mondo ci impediscono di leggere il nostro destino. Ma se siamo fedeli a quella voce, prima o poi urla ovunque.
SI PARTE DAL BASSO
Una caratteristica dei grandi personaggi dei miti è la loro umile origine. Si dice che l'anima che sale più in alto non è quella che raggiunge le alte vette, la vetta della divinità è uguale per tutti quindi è colui che parte dal più in basso, fa più strada perchè sa dove si può sprofondare davvero nella miseria umana. Harry Potter come tanti protagonisti fiabeschi è un orfano, è una Cenerentola nella casa dei zii Dursley che lo umiliano e lo maltrattano psicologicamente, vive in un sottoscala (ricordiamo dove è nato Gesù: in una mangiatoia, cioè una stalla per gli animali). Qui radica la grandezza delle anime, non quanto potere acquisteranno ma quanto dolore hanno sofferto, quanta miseria hanno patito, quanti ostacoli hanno superato ed è questa esperienza che li renderà benigni, misericordiosi, comprensivi e sublimi. Chi sale al potere senza aver vissuto questo inferno facilmente diventa despota, tiranno e megalomane. Chi non impara prima ad ubbidire, sarà un cattivo leader, non saprà comandare affatto
UN UNIVERSO PARALLELO
La prima cosa di cui Harry Potter venne a conoscenza è l'esistenza di un mondo nascosto, quello die magi, è un mondo parallelo ma proibito, qui vediamo subito come l'universo magico ha una organizzazione politica, Statuti, Ministeri, quindi una società o élite Esoterica di cui esiste anche il divieto di parlare di questo regno ai cosiddetti Babbani. Persino attraverso i 7 libri si può rintracciare un cammino dall'iniziazione della Pietra filosofale fino alla maestria della vita on i doni della Morte. Non dovete pero andare fino alla scuola di Hogwarts, basta che iniziate un cammino spirituale e vi addentrate nell'anima inizierete a vedere come una parte dell'umanità vive, come diceva Pinocchio, nel paese dei balocchi, sono marionette, babbani e credono che il tuo mondo interiore, da mago, è roba da matti.
In tantissime fiabe esiste il classico portale, un luogo magico che funge da passaggio segreto tra il mondo normale e quello soprannaturale, divino, magico. In Narnia era un armadio per esempio, in Alice era la tana di un coniglio, in Harry Potter era nella stazione del Treno tra il binario 9 e 10, il che lo rende ancor più anormale perchè nella realtà il binario 9, 3/4 non esiste, è un binario di mezzo (come la Terra di Mezzo del Signore degli anelli) è un semplice passaggio senza funzione alcuna nel mondo reale. L'autrice della popolare serie ha spiegato che ha deciso di posizionare il binario 9, 3/4 a King's Cross perché è il luogo in cui i suoi genitori si sono incontrati per la prima volta. Quindi è un portale di nascita, di un amore, un incontro col divino. Diciamo che a livello esoterico e psicanalitico i portali sono tutti quei luoghi, oggetti, eventi, ecc. che ci immettono in una realtà superiore. Un buon libro può essere un portale, una passeggiata in natura, un luogo sacro... io avevo un amico che per me era un portale, ogni volta che dialogavo con lui mi apriva orizzonti magici. Altri portali per noi sono la meditazione, lo Yoga, il sesso tantrico e via dicendo. Ognun di noi trova il suo canale per mettersi in contatto con il trascendentale.
NO TI PUOI EVOLVERE SE VIVI DENTRO I LIMITATI
Non permettere che le persone limitate ti dicano che tu non puoi fare questo o quello, ti vogliono soltanto imporre i loro limiti, non accettano che tu veda o sia oltre il loro mondo. Come Harry Potter, quando ti senti depresso guarda se noi vivi in mezzo a persone deprimenti e potenzialmente tossiche, per quanto possano apparire sul fiano materiale perfette, nell'essenza potrebbero essere vuote, superficiali e nocive. Questo era il caso della famiglia Dursley. Dursley, gli unici parenti stretti viventi conosciuti di Harry Potter: Petunia Dursley era la sorella maggiore della madre di Harry, Lily Potter e riversava il suo odio su Harry proprio perchè sua madre prediligeva sua sorella Lily in quanto Maga (spesso i genitori infondo le gelosie e il rancore nei figli con le loro sfacciate preferenze), ma Petunia prese il cognome Dursley quando sposò Vernon Dursley, un uomo materialista, tipico personaggio che vive per il ventre o come si suol dire per la pancia . Ebbero un figlio di nome Dudley, allevato come un megalomane, un piccolo Dio inutile e stupido a cui tutto era concesso, ovviamente Harry in quanto il suo paragone, divento il suo capro espiatorio, ma alla fine arrivò a rimpiangere la sua crudeltà nei confronti di Harry, e i due si riconciliarono più tardi nella vita; questo è dovuto principalmente a un incidente nell'estate prima del quinto anno di scuola di Harry che lo ha coinvolto nel salvare Dudley da un Dissennatore. L'effetto dei poteri del Dissennatore costrinse Dudley ad affrontare gli aspetti negativi di se stesso e lo spinse a cambiare i suoi modi.
CHI TI RIVELA LA VERITÀ È UN GIGANTE
Arriva un momento nella vita di ognuno di noi che qualcuno ci dice la verità, per noi quella persona resterà per sempre un Gigante, questo è Hagrid, un fuorilegge che serve la legge, un antisociale che fa di tramite tra la società e il mondo magico, è la nostra dimensione strana perchè tenera ma anche ispira terrore, rispetto e diffidenza. Hagrid è un archetipo dell'Ombra luminosa, la frontiera tra un mondo e l'altro, per questo vive nel bosco ma è il custode delle chiavi e dei giardini. Grezzo, gobbo, bonario, affabile, un amico da bar, il classico gigante buono che ha deve essere enorme perchè ha un cuore proprio da gigante. E' quel nostro lato oscuro che ama le stranezze e di fatto l'amore di Hagrid per le creature orribile che lui chiama persino mascotte è singolare, perchè essendo l'umbrale dell'ombra sa come gestire questo tipo di emozioni mostruose, persino con tenerezza. E' quella che si potrebbe chiamare l'innocenza del diavolo. Non poteva non diventare il professore delle cure delle creature magiche. Non dà alcuna importanza alla purezza di sangue, essendo lui stesso un mezzogigante, e reputa la famiglia e i legami di amicizia come qualcosa di indissolubile, per lui la purezza sta nell'anima.
Hagrid ed Albus sono due colori alchemici in contrasto, infatti il nome di Hagrid è Rebus del latin rubeus rojo mentre Albus è Bianco, quindi sono il contrasto tra la "passionalità" del gigante con l'"ascetismo" del Preside. Non è un caso che Albus si fidi tanto di Hagrid e ha cercato sempre id proteggerlo, è il suo lato trasgressivo, non accadmeico.
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI MA NON TUTTI SONO UGUALI
Siamo tutti maghi ma non tutti lo sanno, molti lo sanno e poi non ci credono. Hagrid rivela a Harry Potter la sua vera natura, un po come fece Gesù nel vangelo dicendo che siamo tutti non solo figli di Dio ma per questo siamo dei. Il problema è metterlo in pratica. Il mondo del Babbani, quelli che vivono soltanto per la pancia ed il piacere della materia, ci nasconde sempre questa verità, Hagrid si presenta come l'annunciazione per rivelarcelo, è un angelo gigante. Alcuni pur nati in mezzo a persone materialiste e mediocri riescono ad intuire che c'è un mondo nascosto ed imparano la magia, vengono denominati i mezzosangue, ma c'è anche il contrario: figli di maghi che non sanno nulla di magia, i magonò, mi sembrano tante di quelle persone che conoscono anche il mondo spirituale, hanno letto tanti libri e persino diventano pastori, preti, monaci ma hanno soltanto l'abito, non si sente in loro nulla di magia. Ci sono anche quelli che credono di essere i puro sangue, gli eletti ma proprio tra costoro nasce l'odio e lo sterminio di tutto il resto, come si è visto nella storia con dittatori e condottieri politici, la loro megalomania fa perdere loro di vista che sono anche umani.
Le diverse tipologie di persone nella saga di Harry Potter è magnifica, ci dice come le persone si approcciano sia al divino sia all'umano, come vivono la materia o lo spirito o tutti e due, creando una varietà di gruppi di persone, non di religioni, ma di caratteri o personalità.
ADESSO TI DICO IO LA VERITÀ...
In quasi tutte le fiabe il personaggio principale o l'eroe è orfano, è un archetipo, è l'assenza del divino, dobbiamo rifarci da soli una identità, costruire una personalità senza alcun parametro divino. Anche Dio esistenzialmente parlando è morto, noi ci sentiamo orfani rispetto al creatore e l'odio per la religione rispetto ad alcuni atei sta in questo riflesso di un amore mancato che loro non hanno. Anche Voldemort l'antagonista di Harry Potter era orfano, fu abbandonato dal Padre e morta la madre alla sua nascita. Voldemort odiava suo padre per questo abbandono e siccome era un Babbano diede la caccia a tutti i Babbani. Qui affermiamo la proiezione psichica e cioè che noi odiamo negli altri quello che non vediamo in se stessi (anche Hitler era ebreo e voleva sterminare gli ebrei, anche Stalin era georgiano eppure opprimeva i georgiani e non volle mai più rivedere sua madre... la storia è piena di questo odio inconscio psicopatico). La profezia diceva che un mezzosangue lo avrebbe sconfitto e fu così che Voldemort diede la caccia a Harry Potter.
UN MAGO SCARSO
In tutto il primo libro Harry è famoso per essere stato colui che ha sconfitto il Male del grande oppositore Voldemort, ma se siete attenti ve ne accorgerete che Herry è non sa nulla di magia, non fa nessun incantesimo, non sa usare la sua bacchetta. E' un vero imbranato. La sua unica magia è l'Amore che li hanno lasciato i suoi genitori nella fronte con un segno che è come un lampo, assomiglia al lampo di Zeus, una luce divina. La sua è la forza dell'amore. Ben sappiamo che sua madre si sacrificò al suo posto, creando una potente difesa dell'antica magia intorno a Harry che lo ha protetto: questa magia si chiama AMORE, dovremmo trasmetterla a tutti i nostri figli, li proteggerà contro mille incantesimi maligni (depressioni, complessi d'inferiorità e di superiorità, fobie, manie, rancore, odio, tristezza... etc). La sua è la forza dell'amore. Ben sappiamo che sua madre si sacrificò al suo posto, creando una potente difesa dell'antica magia intorno a Harry che lo ha protetto: questa magia si chiama AMORE, dovremmo trasmetterla a tutti i nostri figli, li proteggerà contro mille incantesimi maligni (depressioni, complessi d'inferiorità e di superiorità, fobie, manie, rancore, odio, tristezza... etc). Come agisce questo incantesimo? La maledizione rimbalza e torna indietro al nemico, in altre parole quello che ti dicono ti scivola e ti dimostra chi sono gli altri, non ti offendi, se ti offendono capisci che i vili sono gli altri non te che resti sereno: quando qualcuno parla male di te dice molti di più di se stesso che di te... tutto ti rimbalza, non ti toccano perchè ti ami, conosci te stesso, non sei prigioniero delle approvazioni altrui, non cerchi complimenti, consensi, ammirazione, hai tutto dentro di te. Questo incantesimo che uccise Voldemort nel vangelo si chiama: non fare ad altri quello che non vorresti venisse fatto a te
TROVERAI QUELLO CHE TI STAVA CERCANDO
Jung la chiamava sincronicità, è l'incontro o ancor meglio la scoperta di due realtà che hanno lo stesso punto focale in comune, quindi non solo tu cerchi l'amore ma l'amore sta cercando anche te. In Harry Potter possiamo comprendere questo fenomeno magico quando decide di comprarsi la sua bacchetta magica: E' la bacchetta chi sceglie il mago e non il contrario. Queste connessioni sono complesse. Un'attrazione iniziale, e poi una ricerca reciproca di esperienza, la bacchetta che impara dal mago, il mago dalla bacchetta". Goethe parla di affinità elettive, sono un magnetismo. Se la tua anima vibra nel modo giusto verranno a te le cose di cui hai bisogno, qualcuno ti regalerà il libro che ha quello che ti serve, si dica lo stesso anche per un mazzo di Carte del Tarot, è il mazzo che cerca il suo veggente. Se navigate su internet vi capiterà spesso di trovare proprio i siti giusti che fanno per voi. A livello energetico si chiamano sintonie.
LE 4 CASATE DI HOGWARTS E I 4 TEMPERAMENTI DELL'ANIMA
Nella scuola di Magia di Hogwarts gli alunni vengono smistati in classi o gruppi, sono delle vere e proprie casate leggendarie, ognuna con la sua storia gloria e misfatti ed esse sono 4: Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde. Ma uno sguardo più attento e profondo può trovare un vero collegamento di queste 4 casate con i 4 temperamenti classici dell'anima umana, ognuna a sua volta collegati ai 4 fondamenti elementi della natura antica. Chi conosce bene questa teoria ben sa che noi ne abbimao tutti e quattro le caratteristiche soltanto che una prevale più delle altre e determina in noi il carattere:
- Grifondoro, le sue caratteristiche son il coraggio, la cavalleria e la determinazione. L'animale emblematico era un leone ma ha qualcosa di mischiato con il grifone (un drago felino) e i suoi colori erano scarlatto e oro. Grifondoro corrispondeva grosso modo all'elemento fuoco
- Corvonero, caratterizzati dalla loro arguzia, cultura e saggezza. Il simbolo animale emblematico era un'aquila che vola come i pensieri. Corvonero corrispondeva grosso modo all'elemento aria ed era per questo motivo che furono scelti i colori della Casa il blu e il bronzo rappresentavano rispettivamente il cielo e le piume d'aquila.
- Tassorosso era la più inclusiva tra le quattro casate, apprezzando il duro lavoro, la dedizione, la pazienza, la lealtà e il fair play piuttosto che una particolare attitudine nei suoi membri. Tassorosso corrispondeva grosso modo all'elemento terra ed è per questo che furono scelti i colori della Casa il giallo che rappresentava il grano, mentre il nero era emblematico del suolo.
- Serpeverde, le sue caratteristiche son astuzia, intraprendenza, leadership e ambizione. L'animale emblematico della casa era un serpente, i colori della casa erano il verde e l'argento. Serpeverde corrispondeva approssimativamente all'elemento acqua a causa del fatto che i serpenti erano comunemente associati al mare e ai laghi nella mitologia dell'Europa occidentale, così come i serpenti erano animali fisicamente fluidi e flessibili. Allo stesso modo, nella mitologia celtica, l'acqua è vista come un portale per un altro mondo ragione per cui i Maghi di questa casata si credeva molto degli eletti o esclusivi, insomma di un altro mondo.
La dottrina dei quattro temperamenti è un modello di personalità derivante dall'antica patologia umorale, che raggruppa le persone in base alla loro natura, suddividendole in quattro temperamenti fondamentali: collerico, sanguigno, flemmatico e melanconico, basati sui tratti complessivi della loro costituzione fisica e mentale, ma anche sugli influssi ricevuti dall'ambiente circostante. Basta uno sguardo attento e un esame di coscienza per accorgersene a quale elemento siamo più legati e quale istinto prevale in noi e questo è il cappello parlante che ci smista e ci dice a che casata apparteniamo
LO SPECCHIO DELLE BRAME
In inglese si chiama "Erised" letto al rovescio sarebbe "Desire" cioè desiderio, al rovescio perchè nello specchio noi vediamo il rovescio delle cose, è lo specchio dove si riflettono i nostri più profondi desideri che non sempre concordano con la realtà ed a volte nemmeno con la verità. Ovviamente, è intrinseco nella natura umana desiderare qualcosa di più grande di se stessi e per questo vediamo la realtà no per quello che è ma per quello che noi vorremmo che fosse, quindi ci inganniamo. Le peggiori bugie sono quelle che noi oltre ad inventarle poi ce le crediamo. Fu questo lo specchio che portò per esempio la matrigna di Biancaneve alla rovina. Vi si legge una frase sullo specchio: "Non mostro il tuo volto ma il desiderio del tuo cuore". Albus Silente spiega il pericolo dello specchio ad Harry Potter dicendo: "Gli uomini sono stati consumati davanti a quello specchio, non sapendo se quello che hanno visto è reale, o addirittura possibile... Non è bene fermarsi nei sogni e dimenticare di vivere, ricordalo... Lascia che ti spieghi. L'uomo più felice della terra sarebbe in grado di utilizzare lo Specchio delle brame come uno specchio normale, cioè guarderebbe se stesso e si vedrebbe esattamente com'è. Questo aiuta? " In poche parole le persone felici con desiderano nulla, sono se stesse. Ecco perchè oggi il consumismo vive delle tristezze delle persone, mentre le persone felici non consumano, non promuovono il capitalismo, non si riempiono di cose, sono già piene in se stesse.
FUFFI IL CERBERO IN HARRY POTTER
Fuffy era un gigantesco e mostruoso cane maschio a tre teste. La più grande debolezza di Fuffy era l'incapacità di resistere all'addormentarsi al suono della musica. Era stato messo come cane di guardia all'ingresso delle 7 porte delle camere della pietra filosofale. Rubeus Hagrid originariamente acquistò Fuffy da un uomo greco e qui si denota il collegamento con il mito greco del cane Cerbero, uno dei mostri a guardia dell'ingresso degli inferi su cui regnava il dio Ade. Nell'antichità anche il "nudo suolo" era definito Cerbero (o "lupo degli dei") poiché ogni cosa seppellita pareva essere divorata in breve tempo. Orfeo, che doveva recarsi nell'Ade per riportare la defunta Euridice nel regno dei vivi suonò il suo strumento (una lira) fino ad incantarlo, qui Harry Potter copia il modo di sconfiggere il cane di 3 teste: con la musica.
Se il cane che divora tutto è il tempo le sue 3 teste sono il passato, il presente e il futuro, mentre è proprio il tempo che non lasciare passare nessuno dal regno dei vivi a quello die morti e viceversa, perchè il tempo è in mezzo a queste due dimensioni. La musica invece sfugge al tempo, per questo alcune canzoni sono immortali e viaggiano nel tempo senza tempo.
LE 7 CAMERE E LE 7 PROVE
La Pietra Filosofale era una leggendaria sostanza alchemica con proprietà magiche . Questa pietra rosso rubino poteva essere utilizzata per creare l' Elisir di lunga vita , che rendeva immortale il bevitore , oltre a trasformare qualsiasi metallo in oro puro; per proteggerla fu nascosta oltre le 7 camere ed in ognuna delle stanze suddette c'erano una prova da superare. Questo percorso è come un cammino iniziatico, se vissuto simbolicamente:
1. Il Cane Cerbero di Fuffi, è la prova della musica, del tempo nella nostalgia, accettare con dolcezza le cose brutte della vita, come fa Rubeus Hagrid
2. La trappola del diavolo era una pianta, quindi siamo nella stanza della professoressa di erbologia Pomona Sprout. E' l'incontro con la natura dalla quale dobbiamo scioglierci attraverso il distacco delle cose.
3. Le chiavi volante, quindi chiavi come pensieri che scappano e volano, siamo nella stanza del maestro degli incantesimi Filius Flitwick, significa imparare a fissarci in un solo pensiero, la chiave, l'attenzione, l'unico giusto che apre tutte le altre porte.
4. La scacchiera vivente e siamo nella stanza della professoressa Mcgonagll, la sua è l'arte della trasfigurazione, perchè la vita è una partita a scacchi e per vincerla dobbiamo trasformarci da pedoni in regine. Qui si perde la ragione e di fatto Ron resta indietro.
5. Il Troll di montagna è la prova della stanza del professore Quirinus Quirrell il professore della difesa contro le arti oscure, vittima della sua stessa curiosità e mori a causa di Voldemort che prese il suo corpo. Il Troll è la nostra gigantesca apparenza del Ego che insegna quello che non fa affatto : arti oscure e poi cade preda dell'arte oscura.
6. L'enigma delle pozioni nella stanza del professore Severus Piton, erano 7 bottiglie: 3 veleni, 2 vino di ortica, uno conteneva una pozione per attraversare in sicurezza la fiamma nera e l'ultimo conteneva una pozione che permetteva il passaggio attraverso le fiamme viola. E' la prova dell'emotività è qui Ermione resta indietro
7. Lo specchio dell'eremita, la stanza di Silente, Harry di nuovo di fronte allo specchio del desiderio, ma come l'essenza budista, la chiave era desiderare di non desiderare, unico modo di avere la pietra filosofale. E' lo sato zen per eccellenza, il raggiungimento del mondo duale.
DOBBY E LA VOCE DELLA COSCIENZA
Dobby era un elfo domestico che serviva la famiglia Malfoy. I suoi padroni erano Maghi Oscuri che lo trattavano crudelmente. Ha disobbedito ai suoi maestri e ha cercato di avvertire Harry Potter del complotto per riaprire la Camera dei Segreti. Lo venne a sapere attraverso il contatto tra i suoi maestri e Lord Voldemort. Ricordiamo che in tutte le grandi fiabe o saghe c'è un essere monstruoso ma amichevole oppure sotto forma di animale (como il grillo parlante in Pinocchio, Abu la scimmia di Aladino, Totò il cane di Dorothy nel Mago di Oz, etc) che sono un richiamo di una voce profonda selvaggia, arcaica, come la coscienza e il suo compito è quello di rivelarci le verità nascoste. Queste voci servono la nostra coscienza, ma quando noi entriamo in contatto con false credenze (che sono la famiglia Malfoy) questa voce subisce la schiavitù del senso di colpa e pensa sempre di agire male. Infatti ricordiamo come Dobby si colpiva, si auto puniva (autolesionismo) per ammortizzare il rimorso di credere di disubbidire. Dobby agisce nonostante tutto in segreto come tutti noi in segreto facciamo delle azioni illeciti sapendo che in fondo hanno un senso o cerchiamo con ese un senso, senza nessuna cattiva intenzione, eppure come Dobby il senso di colpi ti martorizza. Come liberarlo? ....
SPOGLIARSI L'ANIMA
Dobby era schiavo domestico della famiglia Malfoy, ma esisteva un modo di liberarlo: che il suo padrone gli desse in mano un indumento qualsiasi. Ben sappiamo come Harry Potter inganno Lucius Malfoy nascondendo dentro del diario di Riddle un suo calzino in maniera tale che Malfoy dando il libro nella custodia di Dobby questi aprendolo avesse compreso di aver ricevuto anche un indumento rendendosi libero. Se Dobby era quel senso di colpa nella voce della coscienza che ci opprime pur volendo dirci sempre la verità, il modo di liberarlo è spogliandoci l'anima, di fatto l'indumento tolto è un segno di spogliarsi, di donare all'altro la nostra intimità. Restare nudi significa essere interiormente trasparenti. Spesso la nostra moralità non ci lascia accettare la verità, quante volte la nostra coscienza ci opprime con falsi insegnamenti? E' l'operato di Lucius Malfoy, nascondiamo dentro le sue regole, leggi, decreti (Diario di Riddle) la nostra vulnerabilità, ribellione, non accettazione (il calzino di Potter). Il disprezzo che Malfoy (la falsa legge, il parere sociale) farà della nostra trasparenza o sincerità ci libererà del falso apprezzamento che abbiamo nei riguardi di tante false credenze e moralismi inutili. Il Nostro elfo interiore sarà libero, imparerà a decidere da solo cosa sia giusto o ingiusto.
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