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SE NON DIVENTERETE COME I BAMBINI (presenti nel presente, qui ed ora), NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI (la consapevolezza) - Gesù di Nazareth -

Enuma Elish



ENUMA ELISH

Il dio Marduk (L'Ego che si separa dal SE o I'universale) uccide la regina madre Tiamat (il mare degli istinti, il femmineo, il contatto con la natura), spacca il suo corpo in due metà, dal capo fino ai piedi (l'origine ad una nuova forma di spiritualità non più immanente, ma trascendente: in altri termini, non più ancorata alla terra, ma campata nei cieli), e da queste due metà si sono originati cielo e terra (origine esplicita del dualismo e della schizofrenia o dicotomia innaturale con cui noi viviamo l'esistenza). L'era maschile segna l'evoluzione della coscienza dell'essere umano verso la formazione di un ego autocosciente e autosufficiente (non ho bisogno di Dio cioè della madre natura) che emerge da una falsa matrice istintuale (Anche Adamo ed Eva prendendo dell'albero volsero fare a meno di Dio). Questi racconti rivelano un processo messo in atto 4000 mila anni fa verso allontanamento dalle nostre matrici naturali, la polarizzazione del genere sessuale degli archetipi, la dualità esasperata del nostro modo di pensare e la sopravvalutazione del maschile.





ENUMA ELISH, IL DIO SOLE E IL MOSTRO DEL CAOS 

L'enuma elish rappresenta il più antico testo scritto documentato sulla creazione, in lingua babilonese e derivante da una versione originale sumera ancora più antica. Dietro il mito si nasconde una rilettura cosmologica accurata e persino scientifica. I sumeri volevano descrivere la creazione di tutte le cose in chiave "mitologica", ma nello stesso tempo conoscevano perfettamente il Sistema Solare e la sua origine. Anzi, conoscevano qualcosa che oggi noi stentiamo a credere: la presenza di un pianeta chiamato Nibiru. Inizialmente il Sistema Solare era instabile e caotico, dove le orbite dei pianeti non erano ancora stabilmente definite. Questa diventava la premessa per l'inizio della battaglia celeste: la continua instabilità dei pianeti (gli dei celesti) provocò turbamento a Tiamat e lo spinse a formare la sua terribile "schiera", formata dai suoi satelliti (i "draghi ruggenti, ammantati di terrore"). Tale situazione, generando ulteriore pericolo e disordine, spinse Ea/Nettuno, il pianeta più esterno, a riequilibrare il Sistema Solare e inviarvi un pianeta (“un dio celeste più grande”) che veniva da lontano. Era un pianeta pieno di splendore, di nome Nibiru (Marduk per i babilonesi), coinvolto direttamente nella battaglia celeste che descrive il testo: a causa del senso orario di rotazione della sua orbita, opposto a quello di tutti gli altri pianeti, Nibiru/Marduk sarà destinato a collidere inevitabilmente con Tiamat.
Il superbo Marduk quindi si stava avvicinando al Sistema Solare.




NAMMU O TIAMAT, LA DEA MADRE SUMMERA 

Enuma Elish è il racconto in cui si narra l'usurpazione del trono della Dea femminile e il processo della trasformazione della dea in un Dio maschile. Nella mitologia sumera, Nammu è la dea sumera della creazione. Se il mito della creazione babilonese Enûma Elish è basato su un mito sumero, come sembrerebbe essere, Nammu è la dea sumera del mare primordiale che diede vita al paradiso e alla terra e ai primi dei. Lei era probabilmente la prima personificazione della costellazione che più tardi i Babilonesi avrebbero chiamato Tiamat (per i Greci Cetus) e che era opposta ad Apsû, la fresca acqua dell'oceano che i Sumeri credevano giacere sotto la terra, l'acqua che era fonte della vita e fertilità in una regione in cui non vi erano che scarse piogge. Come Nammu è la dea delle acque della fertilità, così An è il dio del cielo. Nammu e suo figlio Enki crearono l'umanità affinché servissero gli dei. Enki è il dio dell'agricoltura che presidiava le acque dell'Apsû.

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